Mancano pochi giorni all'equinozio di primavera, momento astronomico che come sappiamo darà ufficialmente il via (il 20 marzo) alla stagione primaverile del 2025. Come sappiamo, la parola equinozio viene dal latino aequinoctium, composto da aequus (uguale) e da nox (notte).
Tutti lo conosciamo come il momento in cui le ore di luce, il dì, sono esattamente le stesse delle ore notturne. In realtà le cose sono un po' diverse, e vedremo in quest'articolo che il momento reale in cui le ore di luce e di buio sono esattamente uguali varia a seconda della latitudine, e precede di qualche giorno l'equinozio di primavera. Questo momento è chiamato equilux.
Se il Sole fosse un piccolo punto nel cielo, sarebbe corretto affermare che nel giorno dell'equinozio le ore di luce e di buio sono esattamente le stesse. Nella realtà però la nostra stella occupa una vasta area. Questo lo possiamo osservare quando il Sole tramonta: ci vuole infatti sempre un po' di tempo prima che l'ultimo lembo superiore del disco solare sparisca del tutto dietro l'orizzonte.
Dal momento in cui il lembo inferiore inizia a sparire dietro l'orizzonte, fino al momento in cui quello superiore sparisce del tutto, ano diverse decine di secondi.
Se prendiamo come riferimento il centro del Sole, una volta tramontato, il nostro astro presenta ancora un'ampia superficie attraverso la quale ci invia luce. Pertanto ancora per qualche secondo la radiazione solare continua a raggiungerci. La stessa cosa accade all'alba. Quando appare ai nostri occhi il centro del Sole, il disco è già apparso pochi secondi fa.
Proprio per questo particolare di non poco conto, il momento reale in cui le ore di luce e di notte sono uguali, si verifica alcuni giorni dopo l'equinozio d'autunno e pochi giorni prima quello di primavera.
Si parla in questo caso di equilux, parola che deriva sempre dal latino e che sta ad indicare un'equivalenza tra ore diurne e notturne, e che è stata scelta per differenziarla dall'equinozio.
La data esatta cambia a seconda della latitudine in cui ci troviamo, allo stesso modo in cui l'ora dell'alba e del tramonto varia a seconda di dove ci troviamo sul pianeta.
Anche all'interno dell'Italia, un paese geograficamente allungato tra diversi paralleli, ci sono differenze. Possiamo però generalmente dire che l'equilux della primavera 2025 si è appena vetrificato, nella giornata del 17 marzo.
Si tratta di una curiosità da apionati di astronomia e fenomeni naturali: la differenza tra le ore notturne e diurne sarà molto simile tra due giorni, quando ci sarà l'equinozio, e la differenza è di pochissimi minuti.
Conoscere l'esistenza dell'equilux è però un dato importante che ci fa conoscere ancora meglio l'affascinante alternarsi delle stagioni dovuto al moto di rotazione della Terra, ed alla sua inclinazione rispetto al Sole.