Una notizia clamorosa e che farò discutere, scatenando la fantasia dei complottisti. Una start up americana ha lanciato tramite un sito internet la vendita di “crediti di raffreddamento”, corrispondenti a compensazioni climatiche basate sul rilascio anidride solforosa (SO₂) nella stratosfera tramite palloni sonda, con l’obiettivo di riflettere parte della radiazione solare, così da ottenere un effetto raffreddante del clima.
L’EPA, l'Agenzia dell’Ambiente degli Stati Uniti, ha chiesto chiarimenti al riguardo e noti scienziati e climatologi hanno espresso la loro preoccupazione.
A vendere i crediti di raffreddamento è la start up Make Sunsets, fondata da Luke Iseman and Andrew Song nel 2015. Make Sunsets, dichiara nel suo sito internet, ha l’obiettivo di combattere gli effetti peggiori dei cambiamenti climatici. L’azienda è finanziata da grandi investitori e da fondi di investimento Draper Associates, Pioneer Fund e altri.
Per far questo dicono di ispirarsi dalla natura, in particolare le eruzioni vulcaniche. La loro proposta è di lanciare palloni sonda che trasportano nella stratosfera quantità calcolate e misurate con precisione di una sostanza naturale: il biossido di zolfo.
Nel dettaglio, un credito di raffreddamento compensa l'effetto climatico di 1 tonnellata di CO₂ per un anno intero. Ricordano anche che un americano medio genera 16 tonnellate di CO₂ all'anno.
Make Sunsets invita a pensare alla tecnica come “crema solare per la Terra”. I palloni che vengono lanciati sono in lattice biodegradabile, riempiti con idrogeno e anidride solforosa (SO₂) per creare nubi riflettenti nella stratosfera.
La quantità di idrogeno viene calcolata in base alle dimensioni del palloncino, al peso del carico utile e all'altitudine di lancio desiderata. L’acquisto di un credito finanzia il rilascio di almeno 1 grammo di particelle riflettenti nella stratosfera.
Make Sunsets is a startup that is geoengineering by injecting sulfur dioxide into the sky and then selling cooling credits. This company is polluting the air we breathe. Ive instructed my team that we need to quickly get to the bottom of this and take immediate action. pic.twitter.com/9b6xPzMf4v
— Lee Zeldin (@epaleezeldin) April 15, 2025
Promettono trasparenza, l’acquirente riceverà via email un video del rilascio con luogo, ora, data e numero/i di serie dei Crediti di Raffreddamento, nonché l'altitudine di rilascio, che avviene a circa 20000 metri (66000 piedi) di quota.
E’ economico, soli 1-5 $ contro costi molto più alti delle classiche compensazioni, trasparente in quanto tutto è tracciato e veloce, entro 30 giorni dall’ordine viene rilasciato il pallone.
Il 14 aprile 2025 l’EPA, Environmental Protection Agency degli Stati Uniti ha inviato una lettera a Make Sunsets nella quale informa la start up che ha avviato una valutazione ufficiale per stabilire se le attività è soggetta al Clean Air Act, la legge federale che regola le emissioni in atmosfera, a causa del possibile impatto negativo sulla qualità dell’aria. Gabinetto del Presidente Donald Trump, l’ha condivisa con questo commento:
Nella lettera si fa presente che Make Sunsets è tenuta a fornire le informazioni richieste entro 30 giorni, pena l’avvio di sanzioni economiche e legali. Inoltre, l’agenzia ricorda che i dati forniti potranno essere resi pubblici, salvo specifiche richieste di riservatezza secondo le normative vigenti.
Nella scienza si fa presente che a una simile iniziativa manca un consenso internazionale.
L’argomento geoingegneria climatica aleggia nei corridori delle COP da diversi anni, in quanto è sempre più chiaro che gli obiettivi di contenere l’aumento delle temperature entro +1.5°C massimo +2°C sono ormai persi e non bastano nemmeno le altrettanto controverse tecnologie di emissioni negative come il CCS Carbon Capture Storage.
Molti sostengono che la geoingegneria solare è una soluzione illusoria e pericolosa. Comunque, dovrebbe essere regolamentata a livello internazionale e non decisa da un singolo stato
Diciamo subito e chiaro che questa controversa ipotesi non ha nulla a che fare col complotto delle scie chimiche. Non è nemmeno legata direttamente o indirettamente con gli eventi estremi degli ultimi anni. La tecnica non è ancora stata praticata su larga scala.
Il vero problema è che parlare di tecnologie come le emissioni negative o la geoingegneria climatica rischia di diventare un’arma di distrazione di massa sulla vera soluzione alla crisi climatica, l’abbandono dei combustibili fossili.
Il futuro del clima non può essere affidato a palloncini privati, ma a scelte collettive, trasparenti e condivise che ci portino alla decarbonizzazione e alla transizione ecologica.