L’Italia è un paese davvero ricco da un punto di vista storico-artistico, ma anche culturale e religioso. Racchiude al suo interno tantissime opportunità relative a visite di posti unici al mondo e che attirano turisti da ogni angolo del mondo.
La religione è un elemento portante in alcune aree del nostro paese ed funge da attrattore turistico; in particolare questo succede in una città come Roma che, però, non è l’unica realtà nel Lazio e in Italia che vive, almeno in parte, di turismo religioso.
La Ciociaria è un’area che si trova nella regione Lazio e viene considerata la culla del monachesimo occidentale. Il viaggio tramite le Abbazie presente in questa area ricalca il percorso fatto da San Benedetto a partire da Subiaco per raggiungere Montecassino tra il 525 e il 529.
Il borgo di cui oggi vi parliamo fu parte della Lega Ernica insieme a Ferentino, Alatri e Anagni e fu cristianizzata da Santa Salome, una delle pie donne del Vangelo nonché madre degli apostoli Giacomo il Maggiore e Giovanni l’Evangelista.
La chiesa dedicata a lei ne conserva le reliquie. La tradizione locale tramandò la notizia che nel 529 ò San Benedetto e nello stesso anno si fondò la chiesa di San Erasmo.
Dal VIII secolo il borgo divenne città vescovile e il suo territorio vide il aggio di papi ed imperatori e, anche per questa ragione, fu spesso al centro di scontri e battaglie. Nel 1035 venne fondata l’Abbazia di Casamari dove fu introdotto l’Ordine Cistercense che fu tra i più importanti d’Europa. Nel corso del secolo l’abitato antico si è ampliato con lo sviluppo di diversi rioni.
Nel 1600 si cominciò la costruzione del Seminario e nel 1773 fu fondata la Biblioteca Giovardiana a beneficio dei cittadini. Dopo l’unità d’Italia la cittadina in questione riconfermò l’importanza di città di fede e cultura che viene testimoniata tutt’oggi da numerosi beni storico-artistici.
Stiamo parlando della città di Veroli, il gioiello della Ciociaria oltre che una delle più importanti città Erniche. Si trova nella provincia di Frosinone.
La tradizione e la storia narrano che a Veroli venga conservata una delle più antiche Bibbie d’Italia: questo fa da grande testimonianza della sua storia e della sua lunghissima importanza religiosa nel corso del tempo.
Il miracolo eucaristico si narra che sia avvenuto proprio nella città di Veroli nel 1570 nella basilica di Sant’Erasmo durante l’esposizione del Santissimo Sacramento.
Durante il giorno di Pasqua, il 26 Marzo 1570, venne esposto il Santissimo Sacramento con il metodo che si usava ai tempi, ossia su una teca d’argento chiusa da un coperchio posta a sua volta in un calice coperto dalla patena a differenza di oggi che viene esposto nell’Ostensorio.
Verso le due di notte, durante il turno di adorazione della Confraternita della Misericordia, apparve sopra il calice una stella splendente e sopra l’ostia consacrata.
A questa visione ne seguirono altre quali Gesù Bambino, Gesù morente in croce, tre ostie simbolizzanti la Trinità e i bambini in adorazione. Vennero raccolte le testimonianze dalla Curia immediatamente dopo i fatti e conservate negli archivi della basilica stessa. Tra i testimoni figurano Don Angelo de Angelis, Don Gerolamo Todino e Giacomo Meloni.
Dopo questa serie di eventi, si recarono molto celermente alla chiesa fedeli, vescovo e autorità civili: il Santissimo Sacramento rimase esposto fino al 6 Aprile e durante questo periodo avvennero numerose guarigioni miracolose.