L'esperto Daniele Ingemi mette in guardia da una possibile NAO+: questi gli effetti sul meteo in Italia

Ecco cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane sull'Italia con il tipico pattern da NAO+ che si sta instaurando sull'area euro-atlantica. Attenzione a questi fenomeni.

La NAO (North Atlantic Oscillation, o Oscillazione Nord Atlantica) è un indice climatico che influenza significativamente il tempo atmosferico in Europa, inclusa l’Italia. Tale indice in sostanza indica la differenza di pressione atmosferica sull’Atlantico settentrionale, tra l’alta pressione delle Azzorre e la depressione islandese.

Quando l’indice è positivo (NAO+), l’anticiclone delle Azzorre si rafforza, mentre la depressione islandese si approfondisce, determinando un flusso zonale più intenso, ovvero venti occidentali più forti che trasportano masse d’aria umida e temperata dall’Atlantico verso l’Europa.

Al contrario, una NAO negativa (NAO-) favorisce blocchi anticiclonici e maggiori scambi di calore fra tropici ed equatore.

In una fase di NAO+ il flusso perturbato atlantico tende a dominare, portando condizioni meteorologiche più miti e piovose, specialmente nelle regioni settentrionali e occidentali dell’Europa, mentre il Mediterraneo, inclusa l’Italia, può sperimentare dinamiche più variabili, spesso caratterizzate da stabilità e temperature sopra la media, con ondate di calore.

Quali saranno gli effetti di una NAO positiva in Italia?

Un indice NAO che a in fase positiva durante l’inizio dell’estate potrebbe influenzare l’andamento meteorologico in Italia in diversi modi. Come primo impatto si osserva una espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso il Mediterraneo, portando periodi prolungati di stabilità atmosferica.

Caldo, anomalie di temperatura.
Un indice NAO che a in fase positiva durante l’inizio dell’estate potrebbe influenzare l’andamento meteorologico in Italia in diversi modi. Come primo impatto si osserva una espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso il Mediterraneo, portando periodi prolungati di stabilità atmosferica.

Questo scenario potrebbe tradursi in temperature superiori alla media stagionale, soprattutto al Centro-Sud e nelle isole maggiori (Sardegna e Sicilia).

Le proiezioni per l’estate 2025 indicano anomalie termiche positive fino a +1°C o +2°C rispetto alla media climatologica (1991-2020), con punte più elevate in regioni come Lazio, Toscana, Basilicata e Puglia.

L’effetto isola di calore urbana potrebbe aggravare la situazione nei grandi centri come Roma, Milano e Napoli, con temperature minime notturne fino a +5°C più alte rispetto alle aree rurali.

Sulle estreme regioni meridionali si prolungheranno i periodi senza piogge, esacerbando la siccità in quei luoghi dove le piogge lo scorso inverno sono state sotto la media, vedi la Sicilia occidentale.

Rischio di forti fasi instabili al Sud

Mentre il Centro-Sud potrebbe godere di condizioni più stabili, il Nord Italia, in particolare le aree alpine e prealpine, potrebbe essere soggetto a vari aggi temporaleschi. Questi fenomeni sono causati dall’interazione tra l’aria calda in risalita dal Mediterraneo e le correnti più fresche provenienti dal Nord Europa, che scorrono in media troposfera.

In questo caso, regioni come Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Friuli-Venezia Giulia potrebbero sperimentare episodi di instabilità, con rovesci e temporali localmente intensi. Questo contrasto tra Nord e Sud è tipico delle fasi di NAO+, in cui il flusso perturbato atlantico lambisce le regioni settentrionali dell’Italia.

Sebbene la NAO+ sia spesso associata a stabilità, per l’espansione in senso zonale, dell’alta pressione delle Azzorre, l’interazione tra masse d’aria calda e umida dal Mediterraneo e correnti più fresche dal Nord Europa può generare fenomeni estremi, come temporali intensi o grandinate, specialmente nelle regioni settentrionali.

Questi eventi, pur localizzati, possono causare danni significativi, come alluvioni lampo o smottamenti, in particolare nelle aree montuose.

Il contesto climatico globale

Tale proiezione si inserisce in un contesto climatico più ampio, influenzato da fenomeni globali e dalla nuova fase di Enso neutro. Ciò in realtà potrebbe amplificare la variabilità meteorologica al Nord e consolidare la stabilità al Sud, accentuando gli effetti della NAO+ in Italia.

Inoltre, il cambiamento climatico sta rendendo gli eventi meteorologici più intensi ed estremi, non solo riguardo ai temporali, aumentando l’importanza di previsioni accurate per mitigare i rischi.