L’avevamo detto: aspettate a fare il cambio armadi, e puntualmente eccoci a fare i conti con l’estate settembrina.
Dalle felpe e addirittura delle giacche a vento sulle Alpi, dove è comparsa come previsto la prima neve, torneremo in fretta alle mezze maniche e ai costumi da bagno.
Gli ultimi giorni sono stati freschi, ma in realtà non anomali. Di fatto le temperature da domenica e fino a ieri sono risultate solo di pochi gradi al sotto la media stagionale e lo sbalzo è stato molto avvertito perché siamo ormai abituati a temperature quasi sempre assestate nettamente al di sopra alla climatologia di riferimento.
Ora però torneremo alla nuova normalità calda, qualcuno ne sarà senz’altro contento e il caldo tardivo gioverà al turismo, ma il troppo caldo come ben sappiamo funge da combustibile per gli eventi meteo intensi ed estremi.
Colpita dal maltempo nelle ultime ore la Sicilia, dove si sono sfogati forti temporali con locali allagamenti e temporali anche in Sardegna, ma ora la situazione cambia nettamente in opposta direzione.
una goccia di aria fredda sta per indurre una ciclogenesi sulle Baleari da cui si potrebbe isolare il primo #medicane o TLC ciclone simil tropicale mediterraneo, non interesserà l'Italia ma in Spagna caà venti forti e piogge torrenziali #tropicalizzazione @ilmeteonet https://t.co/3ZwfU4BpAH
— luca lombroso (@LucaLombroso) September 10, 2019
A proposito di eventi estremi, forse complice il mare ben più caldo del normale stiamo per assistere alla possibile formazione del primo Medicane o TLC, ciclone simil tropicale Mediterraneo nei pressi delle Isole Baleari, colpite già nelle ultime ore dal maltempo, a causa di una goccia fredda da cui si isolerà un ciclone mediterraneo.
Va subito premesso che non riguarderà l’Italia, ma la preoccupazione è alta in Spagna e potrebbe causare venti molto forti e piogge torrenziali sulle coste del golfo di Valencia e su altre zone delle coste affacciate al Mediterraneo.
Ricordiamo che Medicane significa “uragano mediterraneo”, intensi sistemi di bassa pressione con struttura simile ai cicloni tropicali. Sono caratterizzati da un “occhio del ciclone” attorno alla quale ruotano temporali e forti venti. Caratteristica fondamentale, difficile da verificare, è la presenza di un “cuore caldo” centrale, all’opposto delle normali basse pressioni delle nostre latitudini che presentano invece “cuore freddo”.
Ormai non cè temporale che non faccia danni. Nella notte nubifragi in Sicilia con locali allagamenti e danni, temporali anche in Sardegna ma ora si cambia nettamente, torna lestate #tropicalizzazione @ilmeteonet https://t.co/fOFwudAdG6
— luca lombroso (@LucaLombroso) 11 settembre 2019
Situazione opposta sul nostro paese nei prossimi giorni, infatti si esaurisce il flusso di aria fredda e si estende l’anticiclone delle Azzorre. La traiettoria dell’eventuale Medicane, pur incerta nei dettagli, riguarda principalmente appunto la penisola Iberica e quindi il nord Africa.
Giovedì 12 settembre il sole splenderà su quasi tutta la penisola, ancora freschino al mattino al nord ma temperature in rialzo nelle massime, che tornano sui 26-28°C al nord e già localmente sui 30-32°C al centro, al sud leggera ritornante fresca e ancora qualche rovescio fra Sicilia, Calabria e Puglia.
Venerdì questi ultimi piovaschi dell’estremo sud andranno esaurendosi e da nord a sud prevale il sole con temperature in aumento.
#11settembre Nei prossimi giorni ancora temperature estive in molte zone d'Italia. I dettagli su https://t.co/Hz5XP0rtRG.
— Ilmeteo (@ilmeteonet) 11 settembre 2019
️ Consulta qui le mappe:https://t.co/BJtrFrs5GM pic.twitter.com/GJ61DTBFCT
Ed eccoci alle anticipazioni del fine settimana, in cui appunto assisteremo al deciso ritorno dell’estate. All’anticiclone delle Azzorre esteso all’Europa centrale infatti si aggiungerà, sull’Italia, il contributo in quota dell’anticiclone africano.
Il caldo non sarà estremo solo perché siamo già in settembre, le temperature andranno aumentando ulteriormente, anche al nord si tornerà, soprattutto domenica, a 28-30°C, da segnalare solo qualche annuvolamento al nordovest, con locali piovaschi domenica sulle Alpi più occidentali.
Sole e caldo al centro e Sardegna anche 32-35°C, decisamente troppi per la stagione. Caldo e soleggiato anche al sud con termometri fra 28 e 32°C a seconda delle zone e dell’influenza delle brezze di mare.
Lunedì 16 e martedì 17 settembre le temperature aumenteranno ulteriormente, con sole da nord a sud e con tendenza, addirittura, ad una ondata di caldo tardiva; da segnalare solo che col caldo sulle Alpi compariranno alcuni brevi rovesci pomeridiani di calore. Insomma, il vero autunno è rimandato a data da destinarsi.