Il vulcano di fango esplode e travolge tutto: 19 anni dal disastro di Lumpur Lapindo

Il disastro di Lumpur Lapindo, avvenuto nel maggio 2006 a Sidoarjo (Indonesia), ha cambiato per sempre il paesaggio e la vita delle comunità locali. Dopo 19 anni, la grande eruzione di un vulcano di fango a causa della perforazione di un pozzo per estrarre gas resta nella memoria di molti.

Una casa sommersa dal fango a seguito del Sidoarjo mud flow. 24 gennaio 2007. Fonte: en.wikipedia, Author: Arifhidayat.

La colata di fango di Sidoarjo (comunemente nota in indonesiano come Lumpur Lapindo, dove lumpur è la parola indonesiana per fango) è il risultato della grande eruzione di un vulcano di fango che iniziò 19 anni fa nella regione di Sidoarjo, Giava orientale, in Indonesia.

Nel maggio del 2006 le attività umane di perforazione innescarono l'eruzione di un vulcano di fango molto grande, che causò molte vittime e gravissimi danni. La responsabilità del disastro venne attribuita alla perforazione di un pozzo per l'estrazione di gas naturale.

Questo impressionante fenomeno geologico si attivò improvvisamente nel maggio 2006, sconvolgendo la vita di migliaia di persone e cancellando interi villaggi nella zona di Porong, nella reggenza di Sidoarjo.

Un'eruzione di fango senza precedenti

Il 29 maggio 2006, nel giro di poche ore, acqua calda, vapore, gas e fango iniziarono a fuoriuscire dal terreno nei pressi di un pozzo di perforazione per l’estrazione di gas naturale, gestito dalla società Lapindo Brantas.

Nei primi giorni, la fuoriuscita di fango raggiunse picchi impressionanti: fino a 180.000 metri cubi al giorno. L'eruzione di fango è andata avanti per anni, causando nuove inondazioni e gravi danni.

La grande colata di Sidoarjo, nella Giava Orientale, venne generata dalla più importante eruzione di un vulcano di fango in tempi storici. La responsabilità del disastro è stata attribuita alla realizzazione di un pozzo per estrazione di idrocarburi perforato da un'agenzia petrolifera.

La regione di Giava orientale dove è avvenuto il disastro è geologicamente complessa. Il vulcano di fango che ha causato tanta devastazione nel 2006 si trova in una zona di bacini sedimentari con elevato potenziale geotermico e idrocarburico, sede di molte concessioni petrolifere e gassifere.

Le ipotesi sulle cause dell'eruzione di fango

L’ipotesi più accreditata a livello internazionale, avallata da numerosi studi, è che l’attività di perforazione del pozzo Banjar-Panji 1 abbia causato un blowout sotterraneo per mancanza di rivestimento protettivo nella parte più profonda del pozzo. La sovrappressione avrebbe attivato fratture nel sottosuolo, provocando la risalita del fango ed innescando la storica eruzione.

Ci sono poi altre ipotesi, sostenute ad esempio dall'impresa petrolifera accusata del disastro, come l'attivazione sismica, e quindi un'eruzione innescata da un terremoto di magnitudo 6.3 avvenuto due giorni prima nella zona di Yogyakarta, a oltre 250 km di distanza. Tuttavia, secondo geologi indipendenti, l’intensità sismica registrata a Sidoarjo fu troppo bassa per innescare una frattura di tali dimensioni.

Una terza ipotesi chiama in causa il riscaldamento da parte di un sistema magmatico legato al vicino complesso vulcanico Arjuno-Welirang. Il fango, che fuoriesce a circa 60 °C, suggerisce il possibile contributo di un gradiente geotermico anomalo.

L'impatto dell'eruzione

L’eruzione del maggio 2006 ebbe conseguenze devastanti per la popolazione locale. Interi villaggi vennero sepolti sotto metri di fango, oltre 60.000 persone furono costrette ad abbandonare le proprie case.

Le infrastrutture, comprese strade e ferrovie, vennero gravemente danneggiate e ancora oggi si registrano inondazioni periodiche dovute al fango che continua a emergere dal sottosuolo.

La zona è stata circondata da dighe artificiali nel tentativo di contenere il fenomeno, ma nuove fuoriuscite di fango restano possibili e l’area rimane soggetta a monitoraggio continuo.

Una catastrofe naturale o industriale?

Questo disastro ha avuto anche forti ripercussioni legali e politiche. La società Lapindo Brantas ha inizialmente negato ogni responsabilità, attribuendo l’evento al terremoto di Yogyakarta. Tuttavia, numerosi studi indipendenti e indagini giudiziarie in Indonesia hanno attribuito l’evento a negligenze nelle operazioni di perforazione.

Nel 2008, una commissione scientifica internazionale ha confermato l’origine antropica del disastro. Lapindo è stata condannata al risarcimento delle famiglie colpite, ma il processo di indennizzo è stato lungo e controverso.

Un vulcano di fango ancora attivo

A distanza di 19 anni dall’inizio dell’eruzione, il vulcano di fango di Sidoarjo continua a essere uno dei più studiati al mondo. Il sito rappresenta un laboratorio naturale unico per comprendere i meccanismi del vulcanismo sedimentario e le interazioni tra attività umana e geosistemi profondi.

Il suo comportamento, ancora oggi non del tutto prevedibile, rende fondamentale il monitoraggio geologico e la riflessione sulle responsabilità ambientali nel settore estrattivo.