A volte, l’anima della Catalogna non si trova nelle sue città, né sulle sue spiagge, e nemmeno tra le sue montagne più celebri. Esistono angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato e la pietra continua a parlare sottovoce. È proprio lì che un genio dell’architettura trovò ispirazione tra mura romaniche, ponti antichi e giardini impossibili.
Nel cuore del Berguedà, a nord della provincia di Barcellona e ai piedi del Parco Naturale del Cadí-Moixeró, si trova La Pobla de Lillet, un piccolo comune catalano che custodisce secoli di storia, architettura tradizionale, natura rigogliosa e un legame poco noto con Antoni Gaudí.
Le sue origini risalgono al IX secolo, anche se fu solo nel 1297 che ricevette il titolo di “pobla” (borgo) dal re Giacomo II, consolidandosi come centro urbano fortificato.
Il centro storico di La Pobla de Lillet conserva un tracciato medievale fatto di strade lastricate, piazze raccolte e case in pietra con balconi fioriti. Uno dei suoi grandi richiami è il Ponte Vecchio (Pont Vell), una costruzione romanica del XIV secolo ancora in uso, che attraversa il Llobregat con un unico ed elegante arco.
Un altro luogo imperdibile è la chiesa di Santa Maria de Lillet, di origine romanica, accanto ai resti dell’antico monastero benedettino che fu fulcro della spiritualità locale.
Uno dei capitoli più sorprendenti della storia di La Pobla de Lillet è il legame con Antoni Gaudí, l’architetto modernista più celebre al mondo. Nel 1902 fu invitato nella zona dall’industriale Eusebi Güell, che possedeva qui una delle sue principali fabbriche tessili: la cementeria Asland di Clot del Moro.
Durante la sua permanenza, Gaudí alloggiò nello Xalet del Catllaràs, un rifugio di montagna che egli stesso progettò per ospitare gli ingegneri della fabbrica. Sebbene l’edificio abbia subito modifiche nel tempo, conserva ancora il tratto distintivo del suo stile.
Poco fuori dal paese si trovano i Giardini Artigas, una delle opere più magiche della zona, anch’essi firmati da Gaudí. Progettati come ringraziamento alla famiglia Artigas, che lo ospitò durante la visita, rappresentano la perfetta simbiosi tra architettura e natura. Con erelle, sculture, panchine, grotte e cascate, sembrano usciti da una fiaba.
Un modo originale per raggiungere questi giardini è prendere il trenino turistico a scartamento ridotto, il “Tren del Ciment”, che percorre poco più di 3 chilometri dalla vecchia cementeria fino al centro del paese. Un viaggio breve ma incantevole, soprattutto per famiglie o apionati di archeologia industriale.
La Pobla de Lillet è anche un paradiso per escursionisti e cicloturisti. Da qui partono numerosi sentieri segnalati che permettono di esplorare la Sierra del Catllaràs, tra boschi, sorgenti e formazioni rocciose. In autunno, il foliage è un vero spettacolo.