I paesaggi del Mediterraneo sanno sempre incantare, ma la Costa Viola, sul versante tirrenico della Calabria sa anche sorprendere.
Uno spettacolo unico che riempie di magia un angolo d'Italia già ricco di leggende. Dove Calabria e Sicilia si guardano, separate soltanto dallo stretto di Messina, il mare può diventare turbolento e nell'antichità gli esperti navigatori greci hanno trasformato questa caratteristica naturale in storie fantastiche che servivano da monito. Oggi che la navigazione è decisamente più sicura il fascino del mito rimane e rende questi luoghi ancora più attraenti.
Un visitatore che arriva nel sud della Calabria si trova circondato da un paesaggio di aspra bellezza, con scogliere e promontori a picco sul mare, cale semi nascoste ma anche splendide spiagge dal mare di cristallo.
Questo meraviglioso tratto di costa è intervallato da piccoli borghi di pescatori. Qui infatti si pratica la pesca del tonno da più di duemila anni ed è facile vedere spatàre, feluche e palmitàre, le tipiche imbarcazioni da pesca, ormeggiate qua e là.
Qui, nelle giornate calde di mare tranquillo si può vedere anche il così detto "effetto Morgana", una sorta di miraggio che fa sembrare la costa della Sicilia più vicina e arriva a deformare le immagini fino a trasformarle in quelle di una città fantastica.
Il nostro borgo è un piccolo gioiello costruito sul mare, letteralmente. Tra vicoli stretti che si aprono all'improvviso su bellissimi scorci d'azzurro e le case che talvolta sono bagnate direttamente dall'acqua, è facile pensare alla bella città lagunare.
I due porti, tra l'altro, erano collegati da fiorenti scambi commerciali di cui resta memoria anche negli archivi storici di Venezia.
Anche in questo angolo di Calabria, inoltre, sebbene in modo diverso, le architetture sanno essere decisamente pittoresche e il mare che si intrufola tra di esse rende il borgo una meta imperdibile per chi cerca un luogo che non ha mai perso la propria autenticità.
Sebbene debba il suo nome al terribile mostro marino che mise in difficoltà persino Ulisse, è un luogo incantevole, molto apprezzato dai locali in estate, e anche dagli amanti dello slow turism.
Ci troviamo a Chianalea di Scilla, la frazione marina e la parte più antica del borgo di Scilla. Secondo la leggenda sarebbe stata fondata dai Troiani, e di certo è stata per lungo tempo uno dei porti più frequentati dai mercanti della Magna Grecia e non solo.
Oggi è considerato uno dei borghi più belli d'Italia, lontano ormai dalle rotte commerciali, ma in compenso ancora pieno di magia. A Chianalea si può venire per eggiare e fare shopping nei piccoli negozi, per mangiare dell'ottimo pesce spada in uno dei ristoranti costruiti sulle vecchie palafitte da ormeggio e naturalmente per fare il bagno. Da vedere ci sono anche le chiese di Santa Maria del Portosalvo e di San Giuseppe.
Il centro storico di Scilla, inoltre, è ben collegato e facilmente raggiungibile a piedi.
Una particolarità di Chianalea di Scilla che affascina i visitatori è il castello che la sovrasta. Sulle sue graziose stradine domina infatti la mole imponente di un austero maniero, quello dei Ruffo. È un'antichissima fortezza, già utilizzata nel V secolo a.C. come difesa dalle incursioni dei pirati.
Nel corso dei secoli è stata più volte restaurata, ricostruita e infine trasformata in residenza nobiliare, ma ancora oggi si può visitare. Dal ripido promontorio a picco sul mare su cui si trova, il castello dei Ruffo offre anche panorami da sogno fino alle Isole Eolie. È uno dei castelli meglio conservati di tutta la Calabria e rende ancora più speciale lo skyline di questi luoghi straordinari.