Clima, scienziati italiani al Governo: tagliare le emissioni del 90% entro il 2040 o sarà troppo tardi

Premi Nobel, climatologi fisici e ricercatori scrivono a Giorgia Meloni: agire per il clima con urgenza. Il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre e l’Italia è uno dei paesi più esposti ai cambiamenti climatici. La scienza chiede il taglio del 90% delle emissioni entro il 2040.

Un campo fotovoltaico in un terreno marginale all'Isola d'Elba. Per tagliare le emissioni del 90% serve una diffusione capillare di energie rinnovabili, solare ed eolico in primis, anche con compromessi nel territorio. Vi sarebbero però vantaggi non solo ambientali ma anche nell'economia e nell'indipendenza energetica.

Un gruppo di scienziati del clima italiani, fra cui il premio Nobel della Fisica Giorgio Parisi, ha scritto una lettera aperta alla Presidente del Consiglio dei Ministri italiano Giorgia Meloni e al Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Fra gli altri firmatari, il climatologo CNR Antonello Pasini, il prof. Stefano Caserini ( coordinatore del blog climalteranti), il direttore di ItaliaMeteo Carlo Cacciamani, l’esperto di energia Nicola Armaroli e l’esperto forestale prof. Giorgio Vacchiano.

Nella lettera i ricercatori chiedono un impegno forte, urgente e coraggioso per la riduzione delle emissioni dei gas serra. Impegno da attuarsi a livello nazionale, -90% di emissioni entro il 2040, nonché Europeo in relazione alla proposta dell’ESABCC (European Scientific Advisory Board on Climate Change) che ha indicato per l’Unione Europea l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 90-95% nel 2040 rispetto ai livelli del 1990.

L’urgenza climatica: gli ultimi dati

La lettera si apre ricordando gli ultimi preoccupanti dati che dimostrano una accelerazione del riscaldamento globale e segnali sempre più preoccupanti su tutti gli aspetti dei cambiamenti climatici.

Il 2024, è stato l’anno più caldo mai registrato e le temperature negli ultimi decenni sono cresciute con una rapidità che non ha eguali almeno negli ultimi 2000 anni.

L’Italia è tra i paesi minacciati dalla crisi climatica, gli effetti dei cambiamenti climatici sono evidenti, le proiezioni indicano un aggravamento delle condizioni nei prossimi decenni.

Sono in aumento le ondate di calore, con impatti sulla salute pubblica. Sono in riduzione le precipitazioni nevose e il ritiro dei ghiacciai è sotto gli occhi di tutti.

“Ormai è chiaro a tutti: i cambiamenti climatici non sono una minaccia astratta, ma una realtà concreta fatta di ondate di calore letali, precipitazione più estreme e ghiacciai in rapido ritiro, sono una crisi che amplifica altre emergenze esistenti.” Antonello Pasini, fisico del clima CNR.

Obiettivo europeo per il 2040: taglio emissioni del 90%

La parte centrale della lettera fa riferimento appunto alla proposta dell’ESABCC, che prevede una riduzione del 90-95% delle emissioni rispetto al 1990 e la neutralità climatica al 2050.

In questo contesto, gli scienziati accolgono con favore la proposta dell’ESABCC (European Scientific Advisory Board on Climate Change) che ha indicato per l’Unione Europea l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra del 90-95% nel 2040 (rispetto ai livelli del 1990), tappa necessaria per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica al 2050, obiettivo già contenuto nella Legge europea sul clima e comunicato all’UNFCCC nell’ambito della Convenzione ONU sul clima.

I climatologi sottolineano che tale riduzione rappresenta un’opportunità per l’Europa, poiché comporta numerosi vantaggi, nono solo ambientali e di salute ma anche una maggiore sicurezza energetica e riduzione della dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.

“Puntare a una riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040 non è solo una necessità ambientale, è un’opportunità strategica per l’Europa. Significa rafforzare la sicurezza energetica, ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, migliorare la salute pubblica e creare occupazione nei settori più innovativi.” Prof.Stefano Caserini, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici all’Università di Parma.

L’appello a Giorgia Meloni: emissioni giù del 90% entro il 2040

Il raggiungimento dell’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni entro il 2040 sarebbe, secondo gli scienziati, “una scelta strategica per il presente e il futuro della nostra economia”.

Solo “una rotta ben definita e ata da evidenze scientifiche” può infatti dirottare gli investimenti dell’industria e della finanza verso soluzioni sostenibili e innovative. Rallentare la transizione energetica metterebbe a rischio la competitività della nostra industria.

La lettera si conclude con un chiaro appello: “Per questo, chiediamo al Governo di sostenere con convinzione l’obiettivo europeo del -90% al 2040. Si tratta di una scelta che richiede coraggio politico, ma che sarà ricordata come un atto di responsabilità verso le future generazioni.”

Il messaggio chiaro: serve coerenza negli obiettivi e coraggio politico. Investire sul clima e transizione energetica è una scelta strategica per il futuro della nostra economia.

Riferimento notizia

Il momento delle scelte: un obiettivo di riduzione del -90 al 2040 per l’Unione europea, aa.vv., https://www.climalteranti.it/2025/06/04/il-momento-delle-scelte-un-obiettivo-di-riduzione-del-90-al-2040-per-lunione-europea/